Impianti allarme detrazione: ecco la guida completa per richiederla.

In questo articolo ti spieghiamo finalmente in maniera semplice e concisa la detrazione fiscale per acquisto antifurto: in cosa consiste, a quanto ammonta e per quali spese, chi può usufruirne e in che modo, e quali documenti vanno presentati e conservati. Alla fine di questa veloce lettura l'argomento Impianti allarme detrazione non avrà più segreti per te!

Impianto allarme detrazione 2022: in cosa consiste?

ll "bonus fiscale 2020 per antifurto" o "bonus sicurezza" è una delle voci che rientrano nel "bonus ristruttrazione edilizia" che lo stato mette a disposizione dei privati per rendere più moderne, efficienti dal punto di vista energetico e sicure le nostre abitazioni.

Nello specifico, la parte definita come "bonus sicurezza" comprende tutti quegli interventi di ristrutturazione che riguardano la difesa passiva e attiva degli immobili (sia di proprietà che in affitto e anche per le parti comuni negli edifici residenziali) da qualsiasi tipo di intrusione, tramite ad esempio allarmi antifurto o sistemi di videosorveglianza digitale.

A quanto ammonta la detrazione fiscale impianto allarme 2022?

Per l'acquisto di impianti antifurto entro il 31 dicembre 2022, sono previste dalla Legge Finanziaria detrazioni IRPEF del 50% della spesa sostenuta. L'agevolazione viene divisa in 10 anni da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi, per un tetto massimo di 96.000 euro come importo totale di spesa. Questo vuol dire che in dichiarazione dei redditi si potranno detrarre massimo 48.000 euro (4.800 euro all'anno).

Agevolazione IVA impianto allarme al 10%: quando se ne può ususfruire?

E' possibile scorporare dal totale del costo delle spese sostenute per questo tipo di intervento, il costo sostenuto per i beni significativi, cioè i componenti fisici del sistema antifurto (ad es. videocamere, centralina, sensori ecc..), per cui l'IVA è fissata al 10%.

Per le spese restanti vale la normale aliquota del 22%.

Ecco l'elenco completo delle 11 spese sottoposte ad agevolazione fiscale secondo l'Agenzia delle Entrate

Secondo la Legge di Stabilità 2018 rientrano nella categoria delle spese detraibili tutti gli "interventi relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi".

Sono detraibili tutte le spese riguardanti:

  • impianti di videosorveglianza (ad es. telecamere a circuito chiuso);
  • impianti di antifurto, compresi quelli a tecnologia attiva come il nebbiogeno;
  • vetri antisfondamento e inferriate;
  • porte blindate, compresa la posa;
  • tapparelle motorizzate e meccaniche;
  • casseforti a muro;
  • installazione e sostituzione di catenacci, serrature, lucchetti e spioncini;
  • installazione e sostituzione di cancelli, cancellate, recinzioni e protezioni murarie;
  • costi di progettazione e installazione dell'impianto con i relativi materiali (cavi elettrici, canaline ecc..);
  • spese sostenute per sopralluoghi e perizie da esperti nel settore;
  • compensi corrisposti per la relazione di conformità alle leggi vigenti, in particolare la legge sulla privacy;

Attenzione: non sono detraibili le spese videosorveglianza sostenute per i contratti di vigilanza e sorveglianza, ma rientrano nella detrazione le fotocamere o le telecamere collegate con centri di vigilanza privati. Ecco perchè spesso questa detrazione viene definita anche come Bonus videosorveglianza.

  Detrazione antifurto 2022: chi può richiederla?

Innanzitutto possono usufruirne solo le persone fisiche e solo per gli immobili già esistenti, mentre non è possibile richiederla per le nuove costruzioni, nello specifico:

  • Il proprietario dell'immobile;
  • Il titolare del diritto del godimento sull'immobile stesso (affittuari e usufruttuari);
  • I familiari e/o conviventi del proprietario (parenti fino al terzo grado e affini entro il secondo). E' compreso il coniuge separato qualora l'immobile sia stato assegnato a lui/lei.

Detrazione allarme 2022: cosa bisogna fare per ottenerla?

Innanzitutto per fruire della detrazione è necessario che l'intervento sia stato realizzato a partire dal 1° gennaio 2018.

E' poi fondamentale che i pagamenti effettuati alla società che si occupa dell'installazione/progettazione ecc.. siano effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche online, in cui risultino chiaramente i seguenti dati:

  • causale del versamento con riferimento alla norma ("Bonifico per detrazioni previste dall'articolo 16-bis del Dpr 917/1986");
  • nome, cognome e codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • il numero della fattura che viene pagata;
  • ritenuta dell'8% a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori.

Le spese che non possono essere pagate tramite bonifico come:

  • oneri di urbanizzazione
  • diritti per concessioni
  • autorizzazioni e denunce di inzio lavori
  • ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti
  • imposte di bollo

possono essere pagate con altre modalità.

Successivamente nella dichiarazione dei redditi andranno indicati tramite Modello 730 o Modello redditi, i dati catastali dell'immobile dove verrà installato l'impianto antifurto e, se chi effettua i lavori non ne è il proprietario, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce il titolo e gli altri dati richiesti per il controllo dell'agevolazione.

Ricordiamo che la comunicazione all'ASL competente va effettuata SOLO qualora vi sia la presenza di un cantiere.

Quali documenti vanno conservati?

Per poter godere della detrazione fiscale per acquisto antifurto è necessario conservare, per poterli esibire qualora ci venissero richiesti:

  • le fatture ed i relativi pagamenti;
  • la domanda di accatastamento, qualora l'immobile non fosse censito;
  • la ricevuta di pagamento Imu e/o Tasi.

Ecco perchè questo è il momento migliore per acquistare un impianto antifurto, se non l'hai ancora fatto!

Perchè al momento non è possibile sapere se la misura sarà rinnovata anche per i prossimi anni oppure resa strutturale.

Se stai valutando di acquistare un impianto, questo è il momento giusto per approfittare di questo incredibile risparmio sulla spesa finale.

I nostri professionisti sono sempre disponibili senza impegno per fornirti una consulenza in merito.

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